domenica 18 novembre 2007
DANIMARCA - Copenaghen
La bandiera usata dalla Città Libera di Christiania
Christiania, nota anche come Città Libera di Christiania, è un quartiere parzialmente autogovernato della città di Copenaghen, Danimarca, che ha stabilito uno status semi-legale come comunità indipendente.
Christiania venne fondata nel 1971, quando un gruppo di hippie occupò un'area costituita da edifici militari abbandonati. Una delle persone più influenti del gruppo era Jacob Ludvigsen, che pubblicava un giornale anarchico, che annunciò ampiamente la proclamazione della Città Libera. Per anni lo status legale della zona è rimasto avvolto nel limbo, mentre il governo danese tentò, senza successo, di rimuovere gli occupanti.
L'ingresso al villaggio
Il quartiere è accessibile solo attraverso due ingressi principali, e non è permesso l'accesso agli autoveicoli.
Famosa per la sua via principale, nota come Pusher Street, dove l'hashish veniva venduto da chioschetti permanenti fino al 2004, Christiania ha comunque delle regole che vietano le droghe pesanti. Christiania ha negoziato un accordo con il ministero della difesa danese (che è ancora proprietario del terreno) nel 1995, e i residenti non pagano tasse. Il futuro di Christiania rimane incerto, in quanto le autorità danesi continuano a premere per la sua rimozione.
Gli abitanti contrattaccano con l'umorismo o la perseveranza - ad esempio, quando nel 2002 le autorità chiesero che il commercio di hashish venisse reso meno visibile, le bancarelle vennero coperte con dei teli mimetici. Il 4 gennaio 2004, le bancarelle vennero demolite dagli stessi proprietari (senza per questo cessare il commercio della sostanza, che prosegue su base personale) come un modo per persuadere il governo a permettere che Christiania continui ad esistere
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martedì 13 novembre 2007
Ippocampo
L'ippocampo è la struttura indispensabile alla fissazione della traccia di memoria. L'ippocampo non è la sede dell'immagazzinamento, ma partecipa alla codificazione delle informazioni che lo raggiungono dalla corteccia associativa cerebrale.Nel sistema nervoso dei vertebrati i fenomeni elementari di apprendimento più conosciuti sono la Long Term Potentiation o LTP e la Long Term Depression o LTD. Nei neuroni dell'ippocampo una stimolazione elettrica ad alta frequenza delle vie afferenti eccitatorie è capace di determinare un forte aumento dell'ampiezza delle risposte successive che si mantiene per ore o per giorni. Queste variazioni funzionali del circuito sono attribuiti a modificazioni della trasmissione sinaptica. In questi sinapsi eccitatorie il mediatore è il Glutammato.
Il genere Hippocampus (famiglia Syngnathidae) comprende 45 specie di pesci d'acqua salata conosciuti comunemente come cavallucci marini per via della testa che ricorda quella di un piccolo cavallo.
Un Ippocampo è un animale marino della mitologia greca. Gli Ippocampi figurano nel corteo di Poseidone, insieme a tritoni, draghi aquatici, e giganteschi mostri marini.
Sono cavalli sino alla pancia, e il loro corpo si conclude in una coda di pesce. Possono avere zoccoli o zampe palmate, e al posto della criniera possono esserci una cresta di membrana o delle alghe.
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PORTOGALLO II
- www.alcantaracafe.com/old/shocked.html progettato dall'architetto Antonio Pintor
- Quinta da Regaleira, Sagres, di António Augusto Carvalho Monteiro
- Oceanario
- Hotel, Sagres
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giovedì 1 novembre 2007
Il Tartufo
DOVE DORMIRE
(http://viaggiatoregourmet.blogspot.com)
Locanda dell’Orsolina
Agriturismo di grande charme.
Indirizzo: via Caminata 28, Moncalvo, tel. 0141.92.11.80. Prezzi: doppia b&b 130-145 €. www.cascinaorsolina.net/sito_it/dove.htm
La Corte Chiusa
Fascino d’antiche mura. 4 camere.
Indirizzo: via Roma 66, Rocchetta Tanaro, tel. 0141.64.46.47, http://www.lacortechiusa.it/. Prezzi: doppia b&b 100 €; e due o più notti 90 €.
Marchesi Alfieri
Quattro camere nella foresteria dell’omonima casa vinicola.
Indirizzo: piazza Alfieri 28, San Martino Alfieri, tel. 0141.97.60.15, http://www.marchesialfieri.it/. Prezzi: doppia b&b 90 €.
Cà Giuliana
Una sola camera in una dimora d’altri tempi.
Indirizzo: via Nuova 13, Calosso, tel. 0141.85.35.74. Prezzi: doppia b&b 70 €.
DOVE MANGIARE
Cave di Moleto
Cucina di tradizione. Dodici camere.
Indirizzo: Regione Moleto 10, Ottiglio (Al), tel. 0142.92.14.68, http://www.moleto.it/
Orari: 12-14, 20-21.30 (chiuso lun. e mar.).
Prezzi: da 25 € + 1,6-2 € al grammo per il tartufo. Albergo. Prezzi: doppia b&b 100 €.
Trattoria del Pozzo
In campagna, cucina tradizionale.
Indirizzo: via Pozzo 30, Cortiglione, tel. 0141.76.52.01. Orari: 12-14.30, 20.30-23; sab. 20.30-24; dom. 12.30-16 (chiuso lun.).
Prezzi: 30 € (escluso il vino e il tartufo).
Ristorante della Stazione
Atmosfera familiare, tartufi sempre presenti.
Indirizzo: piazza Manzo 6, Santo Stefano Belbo, tel. 0141.84.42.33. Orari: 12-14, 20-22; gio. 12-14 (chiuso mer.).
Prezzi: menu degustazione da 25-30 € (con vino locale) + 2,5 € al grammo per il tartufo.
Osteria del Castello
Specialità: agnolotti al sugo d’arrosto, stracotto al Barbera, finanziera.
Indirizzo: piazza Castello 1, Castell’Alfero, tel. 0141.20.41.15. Orari: 12-14.30, 20-22.30 (chiuso lun. e mar.).
Prezzi: menu degustazione da 38 € (esclusi i vini) + 25 € di tartufo (10 grammi).
Concordia
Storica locanda. Piatti tradizionali.
Indirizzo: via Alfieri 11, San Martino Alfieri, tel. 0141.97.80.16. Orari: 12-14, 19-21; mar. e mer. 12-14 (chiuso lun.).
Prezzi: 25 € (compreso il vino della casa) + 20 € di tartufo (10 grammi).
Trattoria della Posta da Camulin
Leggendari tajarin, carne cruda all’albese.
Indirizzo: corso F.lli Negro 3, Cossano Belbo, tel. 0141.88.126. Orari: 12-14, 20-21.15; dom. 12-14 (chiuso dom. sera e lun.).
Prezzi: 45-50 euro per due piatti a base di tartufo (vini esclusi).
Osteria ai binari
Dentro una vecchia stazione ferroviaria. Tra le proposte, il menu della littorina.
Indirizzo: loc. Mombarone 145, Asti, tel. 0141.29.42.28. Orari: 19.45-22.30; dom. 12.30-14.30, 19.45-22.30 (chiuso lun.).
Prezzi: menu degustazione da 25 € (bevande escluse) + 2,2 euro al grammo per il tartufo.
Cascina del Tiglio
Fra i piatti più intriganti, insalata di galletti con salsa monferrina, antica tartrà, stufato reale.
Indirizzo: via Nalbissano 24, Vigliano d’Asti, tel. 0141.95.12.04. Orari: 12.30-14, 20-21.30; dom. 12.30-14 (chiuso lun. e gio.).
Prezzi: menu completo 27,50 € (vino compreso, ma escluso il tartufo).
Madonna della Neve
Agnolotti alla curdunò (sul tovagliolo), sformati con robiola di Roccaverano.
Indirizzo: regione Madonna della Neve, Cessole (At), tel. 0144.85.04.02. Orari: 12-13.30, 20-21 (chiuso ven.).
Prezzi: da 30 € (bevande escluse) + 2-2,50 € al grammo per il tartufo.
DOVE COMPERARE
Daniella
Torte e paste secche eccezionali.
Indirizzo: via Brofferio 159, Asti, tel. 0141.35.56.50. Orari: 8-12, 14-18 (chiuso dom.).
Pasticceria Giordanino
Torta del palio, baci di dama.
Indirizzo: corso Alfieri 254, Asti, tel. 0141.59.38.02. Orari: 8-13, 15-20 (chiuso lun.).
Fucci Formaggi
Vasta scelta di latticini piemontesi e altre specialità.
Indirizzo: piazza Statuto 9, Asti, tel. 0141.55.63.43. Orari: 8-12.50, 15.30-19.30 (chiuso dom.).
Sandrino Tartufi
Specialità al tartufo, vino.
Indirizzo: piazza Campo del Palio 13, Asti, tel. 0141.35.10.51, 347-76.27.638. Orari: 9-12, 15-19 (chiuso dom.).
Braida
Barbera di gran classe. Indirizzo: via Roma 94, Rocchetta Tanaro, tel. 0141.64.41.13. Orari: 8.30-12.30, 14-18 (chiuso sab. e dom.).
Il Panaté
Panetteria pasticceria; specialità, le lingue di suocera.
Indirizzo: piazza Italia 3, Rocchetta Tanaro, tel. 0141.64.41.73. Orari: 8-12, 16-20; gio. e dom. 8-12 (mai chiuso).
La Boutique dei buongustai
Carni piemontesi e grandi formaggi.
Indirizzo: corso Piave 38, Santo Stefano Belbo, tel. 0141.84.08.90. Orari: 8-12.30, 16-19.30; dom. e lun. 8-12.30 (chiuso gio.).
Pasticceria Cocito
Torta di nocciola e altre delizie.
Indirizzo: piazza Umberto I 29, Santo Stefano Belbo, tel. 0141.84.00.84. Orari: 7-12.30, 15-19.30 (chiuso lun.).
Scagliola
Buona produzione di Barbera d’Asti. Indirizzo: fraz. San Siro 42, Calosso, tel. 0141.85.31.83. Orari: 8-12, 14-18.30; dom. 9-12 (mai chiuso).
Mulino Marino
Farine biologiche macinate a pietra. Indirizzo: via Caduti per la Patria 41, Cossano Belbo, tel. 0141.88.129. Orari: 8-12, 14-18; sab. 8-12.30 (chiuso dom.).
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Prevenire
www.corriere.it/Rubriche/Salute/Speciali/esami/index.shtml
www.benessere.com/
Tumori e prevenzione
Quali sono i tumori che si possono prevenire? In sintesi, i tumori che si possono prevenire più facilmente sono i tumori del polmone (con l’astensione dal fumo), i tumori della mammella (con la palpazione del seno e la mammografia), i tumori del colon e del retto (con la colonoscopia), e i tumori dell’utero (con il PAP test).
E’ importante ricordare che oggigiorno circa una persona su quattro muore di cancro, e che il fumo di sigaretta è responsabile del 25-30% di tutte le morti per cancro. Si capisce allora come la singola misura preventiva più efficace nei confronti del cancro consista nell’evitare il fumo di sigaretta.
Il fumo rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di quali tipi di tumore?
Si calcola che il fumo di sigaretta sia la causa del 90% dei tumori del polmone, del 50% dei tumori della vescica, del 27% dei tumori del pancreas, e di un’elevata percentuale di tumori dell’esofago, dello stomaco, di testa e collo, della vagina, della vulva, e altri tipi ancora. Ecco dunque che l’astensione dal fumo non previene solo il cancro del polmone (che peraltro è quello responsabile della maggior parte delle morti dovute a cancro), ma anche numerosi altri tipi di tumori.
Qual è la misura preventiva più importante per i tumori di colon e retto?La colonoscopia, che viene raccomandata in tutte le persone di età superiore a 50 anni, e dovrebbe essere ripetuta almeno ogni 5 anni.
Qual è la migliore strategia di prevenzione del cancro della mammella?La prevenzione si basa sull’autopalpazione mammaria e sulla mammografia. L’autopalpazione mammaria deve essere effettuata mensilmente, dopo 5 giorni dalla fine delle mestruazioni, a partire dai 20 anni di età. Per quanto riguarda la mammografia, l’età in cui deve essere effettuata per la prima volta e la frequenza con cui sottoporsi ad essa sono ancora oggi oggetto di discussione tra gli oncologi. Una delle strategie più seguite è quella di effettuare la prima mammografia a 35 anni, e poi ripeterla ogni 2 anni tra i 40 e i 50 anni. Dopo i 50 anni, tutti gli oncologi sono d’accordo nel raccomandare una mammografia all’anno. Bisogna però ricordarsi delle limitazioni della mammografia: come tutti gli esami, essa non è infallibile, perché può fornire dei risultati falsi positivi (= reperto anormale, ma poi assenza di cancro) e dei risultati falsamente negativi (reperto normale, ma in presenza di cancro). I falsi negativi avvengono nel 10% dei casi, e sono molto importanti, perché implicano che tutti i noduli mammari che si apprezzano alla palpazione devono essere sottoposti a biopsia, anche quando la mammografia risulta negativa.
La diagnosi precoce e gli screening
Un caposaldo dell’oncologia moderna è la diagnosi precoce, che consente di intervenire prima che il tumore faccia danni. Per ottenere ciò è necessario sottoporsi a determinati esami, chiamati screening. Si tratta di esami di cui è provata l’efficacia nel ridurre la gravità dei tumori identificati.
Purtroppo non esistono esami di screening per tutti i tipi di tumori, anche se la ricerca sta procedendo in questa direzione.
Sono attualmente disponibili i seguenti esami:
Mammografia
Permette di identificare i tumori della mammella quando sono ancora piccoli e poco invasivi. Il suo uso in tutte le donne dai 50 ai 70 anni ridurrebbe del 30 per cento la mortalità per tumore al seno. Le raccomandazioni attuali prevedono che l’esame venga effettuato ogni anno a partire dai 50 anni, ma alcuni esperti ritengono utile cominciare anche prima, verso i 40.
Ricerca del sangue occulto nelle feci
Andrebbe effettuata ogni due anni a partire dai 40 anni per individuare precocemente un cancro del colon-retto. In caso di risultato positivo o di familiarità per questo tipo di tumore, è indicata anche una colonscopia di controllo a 50 anni, da ripetere a discrezione del medico. Se tutti si sottoponessero a questi esami sarebbe possibile individuare precocemente il 75 per cento delle lesioni.
Pap test
Esame semplicissimo per individuare il cancro della cervice uterina: andrebbe effettuato almeno una volta ogni due-tre anni a partire dai primi rapporti sessuali e comunque non oltre i 25 anni. Se tutte le donne si sottoponessero a questa pratica, oltre il 95 per cento dei tumori della cervice uterina verrebbe identificato addirittura in fase preneoplastica. Negli ultimi anni è stato messo a punto anche un test in grado di individuare, sul materiale ottenuto con lo striscio, la presenza del virus HPV, causa principale di questo tipo di tumore. Contro questo virus è recentemente entrato in commercio anche un vaccino, che proteggerà le generazioni future da questa patologia.
TAC spirale
Un esame ancora sperimentale, che consentirà, se si rivelerà efficace come sembra, di individuare i tumori polmonari nelle persone ad alto rischio fin dalle prime fasi, quando è curabile chirurgicamente. I risultati migliori in questo senso sono stati ottenuti in sperimentazioni che hanno combinato la TAC spirale con la PET (tomografia a emissione di positroni).
PSA o antigene prostatico specifico
È una proteina che aumenta nel sangue degli uomini malati di cancro alla prostata ma anche di iperplasia prostatica benigna, l’ingrossamento della ghiandola molto frequente negli uomini oltre i 50 anni. Per questo, benché l’esame del PSA sia molto diffuso, la sua utilità come test di screening è ancora controversa.
Marcatori tumorali nel sangue
Rappresentano un insieme di sostanze che costituiscono segnali della presenza di un tumore nell’organismo. Al momento attuale sono oggetto di studio perché rilevarne la presenza non è molto utile nella fase di diagnosi (possono comparire anche indipendentemente dalla presenza di un cancro) ma sono molto utili, invece, per identificare le ricadute della malattia in chi è già stato curato.
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Alimentazione (www.corriere.it/sportello-cancro/)
Una ricetta praticabile per tutti è quella delle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Mangiare, cioè, una porzione di vegetali (possibilmente crudi) ai tre pasti principali e negli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio, privilegiando la frutta e la verdura di colore giallo-arancio (ricche di betacarotene), quelle di colore verde (ricche di vitamina C), le crucifere (cavolo, cavolfiore, broccoli), e l'aglio e la cipolla.
Dove si trovano e cosa fanno:
licopene : nel pomodoro. Effetto preventivo sul tumore alla prostata.
resveratrolo: nei pompelmi, vino rosso, uva passa, more, arachidi. Blocca la crescita dei tumori cutanei.
flavonoidi: nella frutta, verdura e té verde. Difendono le cellule dagli attacchi dei radicali liberi. (Epigallocatechina gallato principio attivo del the, curcuma, curry)
glucosidi e indoli: nei cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles, rucola. Contro il cancro al colon e del retto, della tiroide e della mammella.
betacarotene (http://it.wikipedia.org/wiki/Retinoidi): in ortaggi, carote, peperoni, pomodori, spinaci, broccoli, bietola e frutta (albicocche e melone). Protegge il DNA dalle alterazioni ossidative. Si stanno ancora studiando i suoi effetti.
acido ascorbico: negli agrumi (Triterpenoide), kiwi, fragole, peperoni, pomodori, ortaggi a foglia verde, patate. Protegge dal cancro allo stomaco.
Mele
Oli, spezie, peperoncino
La sovraesposizione ad agenti mutageni (in primis fumo ed inquinamento atmosferico) ma anche l'abuso di cibi raffinati e troppo ricchi di grassi, ha raddoppiato l'incidenza dei tumori negli ultimi decenni. Ma, se poco possiamo fare contro il benzene delle nostre città, molto possiamo fare in casa nostra sia per la profilassi che per la cura dei tumori: cominciamo a dire quali cibi evitare, proprio perché responsabili di alcune forme di cancro.
Cibi da evitare
L'eccesso di grassi saturi: eccessi di carne e di salumi (talvolta contenenti nitrati come conservanti) responsabili dei tumori del colon vera piaga che colpisce tutti gli anni migliaia di persone, persone soprattutto che assumono scarse quantità di fibre prediligendo ad es. pane o pasta bianca dimenticando l'utilità della crusca del pane integrale.
Cibi sott'accusa sono anche dolci e bevande molto zuccherate; il loro abuso può favorire l'innesco di una reazione mutagena cancerogena. Da evitare inoltre l'abuso di alcolici.
Il sale da cucina (cloruro di sodio) e il sale dei dadi (glutammato di sodio) sono ricchi in una molecola molto pericolosa che è il sodio capace di dare ritenzione idrica, affaticamento cardiaco e ipertensione. Purtroppo solo da pochi anni il sale è troppo presente sulle nostre tavole, una volta era una spezia rara tant'è che con essa venivano pagati i soldati (da cui il termine salario). L'abuso di sale è sempre negativo e purtroppo è molto facile abusarne perché di sale ce n'è molto anche quando non lo vediamo. Sale infatti è presente in tutti i cibi inscatolati o conservati, nei succhi di frutta, nelle caramelle, nei salumi, nei biscotti , nel pane e così via. Consigliabile dunque salare meno possibile. L'eccesso di sale favorirebbe alcuni tipi di tumore (stomaco e pancreas).
Cibi consigliati
Pomodori, contengono licopeni, molecole capaci di bloccare i geni impazziti capaci di innescare la mutazione cancerogena (tanta gente viene sviata da sciocche mode di falsa medicina che ha eliminato i pomodori dalla dieta perché alimenti, secondo loro, allergizzanti. Le allergie alimentari in genere sono molto rare e i pomodori sono fra gli alimenti meno responsabili di allergie. Semmai, se un pomodoro genera reazioni allergiche, probabilmente ciò è dovuto ad un abuso di pesticidi con cui la pianta è stata trattata; tanti pomodori quindi, però di stagione e maturati al sole: mai mangiare un ortaggio o un frutto fuori stagione.
Cavolo, cipolla, aglio (3 brassicacee). Ho usato il cavolo nelle più disparate patologie: come antisettico, come terapia nelle ulcere venose, come cataplasma nelle distorsioni; e adesso molte riviste scientifiche parlano di questi tre ortaggi come vera arma nella profilassi dei tumori. I medici naturisti di un tempo lo avevano sempre sostenuto esaltando soprattutto il potere del solfuro di allile presente nell'aglio: ricordo un medico francese che agli scettici dell'aglio diceva "provate a chiudere uno scarafaggio in una bottiglia con due spicchi di aglio, i solfuri lo uccideranno in poche ore, così come uccidono germi e batteri".
Come antibatterico è molto utile anche la cipolla da secoli usata nei tipici piatti mediterranei ad es.: nelle alici alla povera l'unico piatto che permette di mangiare pesce crudo (quasi sterilizzato dal forte uso di cipolla e succo di limone) capace di offrire in grandi quantità gli acidi omega-3 che la scienza sta usando come micidiale arma anticancro. Sono acidi presenti soprattutto nei pesci grassi (sardine, sgombri, salmoni) e che per il loro forte e robusto sapore (soprattutto salmone) possono essere usati anche nei pasti dei bambini, magari in appetitose crocchette. Gli acidi omega sono inoltre considerate vere molecole salva cuore visto il loro potere anticolesterolo.
Ma le più grosse sorprese sulla terapia dei tumori sono venuti dallo studio di alcune leguminose: la soia ed alcuni legumi ormai presenti solo in qualche remota trattoria del sud: le doliche e le fave. I fosfolipidi di questi legumi (una volta chiamati la carne dei poveri per il loro alto potere nutritivo), svolgono, una volta entrati a far parte delle nostre cellule, la funzione di maggiordomo facendo entrare soltanto le molecole benefiche ed escludendo quelle pericolose e potenzialmente cancerogene. La soia ha riservato ancora più sorprese: il suo alto contenuto in genisteina (estrogeni vegetali) ha permesso in fitoterapia un largo uso di queste molecole in tutta la sfera endocrina femminile, dalla menopausa fino alla cura dei tumori del seno.
Ancora più sorprendente la scoperta del resveratrolo dell'uva come anticancro a tutti gli effetti vera gioia per gli amanti del vino rosso che come si sa è responsabile del paradosso francese, e cioè: i francesi mangiano il doppio di grassi degli americani, ma gli incidenti cardiovascolari sono meno della metà, merito di un buon bicchiere di vino rosso a pasto ricco appunto di resveratrolo.
Erbe anticancro: ma il mondo vegetale è sempre più ricco di sorprese: molte speranze vengono riposte nella terapia antitumorale dall'uso dell'aloe che un medico israeliano usa da anni come anticancro; conosco questa pianta da anni e non ho esperienze diretta di essa in campo tumorale, però posso dirvi che la sto usando da diverso tempo per la cefalea con risultati sorprendenti.
Sempre nel campo delle piante medicinali è noto da secoli il potere anticancro del thè verde che esplica azione antitumorale grazie alla azione delle sue catechine, vere molecole salvavita.
Quindi:
1. AGLIO: Ricerche scientifiche hanno dimostrato che un alto apporto di aglio corrisponde a una bassa incidenza dei tumori allo stomaco, intestino e retto.
2. PRODOTTI A BASE DI SOIA: Fagioli e latte di soia, tofu, tempeh, sono ricchi di genisteina, una sostanza protettiva che blocca il segnale che stimola la crescita delle cellule tumorali.
3. LEGUMI: Ceci, lenticchie, fagioli, azuki contegono alte quantità di sostanze fitochimiche protettive chiamate isoflavoni che servono proprio a proteggerci dal cancro.
4. AGRUMI: Contengono più di 60 composti flavonoidi con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali.
5. VERDURE DELLA FAMIGLIA DELLE CROCIFERE: Broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolo, cavolfiore e verza contengono una sostanza chimica chiamata indolo-3-carbinolo che inibisce un enzima coinvolto nella crescita cellulare.
6. TE': Sia il tè verde che quello nero sono ricche fonti di flavonoidi che possono contribuire a ridurre il rischio di tumori all'esofago e alla bocca. Da alcune ricerche è emerso che possono anche essere utili nel proteggerci dal tumore alla pelle e alla mammella.
7. FUNGHI SHITAKE: Questi funghi contengono lentinano, una sostanza chimica che stimola la produzione di cellule "killer" naturali che distruggono le cellule tumorali.
8. ECHINACEA: Rimedio vegetale che stimola il sistema immunitario e riduce le infiammazioni.
Metodi di cottura
Importante è anche il modo con il quale i cibi vengono cucinati. Friggere delle patate con del buon olio di oliva vuol dire portare ad un altissima temperatura un vegetale che non ha con sé nessun grasso capace di trasformarsi in pericolose molecole; se invece friggiamo delle uova, del pesce o della carne, noi portiamo ad altissime temperature alimenti ricchi in grassi che idrogenandosi, possono divenire molecole pericolose.
Usiamo dunque metodi di cottura leggeri.
Migliori metodi di cottura:
Al vapore
Bollitura
Stufati
Al forno
Al microonde
Peggiori metodi di cottura;
Frittura, libera acroleina
Alla brace (libera benizopirene, molecola altamente cancerogena)
Pentola a pressione, l'alta temperatura cui l'alimento è sottoposto distrugge la vitamina C.
Le 6 regole da seguire:
- mantenere un peso corretto (un eccesso ponderale può favorire alcuni tipi di tumore)
- mantenere una dieta molto varia
- mangiare molta frutta e verdure
- mangiare molti legumi e cereali
- limitare il consumo di alcol
- limitare il consumo di sale e fumo.
Quindi: legumi almeno due volte alla settimana, zuppe di verdure, molto pesce e come merenda pane e pomodoro: avremo un grosso guadagno in salute ed anche economico.
AFORISMA Spesso i miei pazienti mi chiedono cosa bisogna fare per mangiare in maniera ideale; io rispondo sempre con questo aforisma: fare finta, quando andate a fare la spesa, di avere pochi soldi e quando siete a casa fate finta (magari è vero) di avere poco tempo per cucinare: avere pochi soldi vuol dire comprare le cose che costano meno (legumi, verdure, cereali, pesce azzurro) ed evitare le cose che costano molto (insaccati, alcolici, formaggi grassi, alimenti affumicati, cibi inscatolati e -o precotti). Avere poco tempo per cucinare vuoi dire mangiare crudo tutto ciò che si può (le verdure cotte perdono quasi tutte le vitamine col calore, le crude mantengono intatto tutto il patrimonio di vitamine e sali minerali ) gli alimenti troppo cotti o intingolati ed elaborati sono pesanti e indigesti. Un bel pesce bollito richiede venti minuti; della carne in ragù magari per fare delle lasagne richiede ore di cucina diventando dunque un alimento pesante.
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Tormentoni onirici
Le trombe d'aria
Volare
Attraversare cunicoli stretti e angusti
I centauri
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Meteorologia
Tifone: nome di una divinità preellenica che Esiodo definisce padre dei venti. Ciclone che porta con sé venti violentissimi e piogge torrenziali, frequente soprattutto nei mari dell'Asia sudorientale.
Ciclone: (Dall'ingl. cyclone, deriv. del gr. ky/klos 'giro'). Sistema rotatorio di venti che convergono verso un punto di minima pressione atmosferica
Tromba d'aria o Tornado: (Dallo sp. tronada, deriv. di tronar 'tonare', con influsso dello sp. tornado, part. pass. di tornar 'girare'). Tromba d'aria di limitata estensione ma molto violenta, a carattere distruttivo, tipica delle regioni equatoriali e tropicali, spec. dell'America centrosettentrionale e dell'Australia.
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