DANIMARCA - Copenaghen
Attraversiamo parecchi luoghi interessanti fino a Cristiania, la città nella città. Qui la gente vive al di fuori delle regole in un ambiente decisamente insolito (strade sterrate, case fatiscenti). Dichiarata zona libera nel 1970 da un gruppo di ribelli, Cristiania è rimasta tale fino a oggi. Qui si vende liberamente fumo e droghe leggere, e vige il divieto assoluto di scattare fotografie. Un posto fuori dal mondo, ma a due passi dal centro.
La bandiera usata dalla Città Libera di Christiania
Christiania, nota anche come Città Libera di Christiania, è un quartiere parzialmente autogovernato della città di Copenaghen, Danimarca, che ha stabilito uno status semi-legale come comunità indipendente.
Christiania venne fondata nel 1971, quando un gruppo di hippie occupò un'area costituita da edifici militari abbandonati. Una delle persone più influenti del gruppo era Jacob Ludvigsen, che pubblicava un giornale anarchico, che annunciò ampiamente la proclamazione della Città Libera. Per anni lo status legale della zona è rimasto avvolto nel limbo, mentre il governo danese tentò, senza successo, di rimuovere gli occupanti.
L'ingresso al villaggio
Il quartiere è accessibile solo attraverso due ingressi principali, e non è permesso l'accesso agli autoveicoli.
Famosa per la sua via principale, nota come Pusher Street, dove l'hashish veniva venduto da chioschetti permanenti fino al 2004, Christiania ha comunque delle regole che vietano le droghe pesanti. Christiania ha negoziato un accordo con il ministero della difesa danese (che è ancora proprietario del terreno) nel 1995, e i residenti non pagano tasse. Il futuro di Christiania rimane incerto, in quanto le autorità danesi continuano a premere per la sua rimozione.
Gli abitanti contrattaccano con l'umorismo o la perseveranza - ad esempio, quando nel 2002 le autorità chiesero che il commercio di hashish venisse reso meno visibile, le bancarelle vennero coperte con dei teli mimetici. Il 4 gennaio 2004, le bancarelle vennero demolite dagli stessi proprietari (senza per questo cessare il commercio della sostanza, che prosegue su base personale) come un modo per persuadere il governo a permettere che Christiania continui ad esistere
La bandiera usata dalla Città Libera di Christiania
Christiania, nota anche come Città Libera di Christiania, è un quartiere parzialmente autogovernato della città di Copenaghen, Danimarca, che ha stabilito uno status semi-legale come comunità indipendente.
Christiania venne fondata nel 1971, quando un gruppo di hippie occupò un'area costituita da edifici militari abbandonati. Una delle persone più influenti del gruppo era Jacob Ludvigsen, che pubblicava un giornale anarchico, che annunciò ampiamente la proclamazione della Città Libera. Per anni lo status legale della zona è rimasto avvolto nel limbo, mentre il governo danese tentò, senza successo, di rimuovere gli occupanti.
L'ingresso al villaggio
Il quartiere è accessibile solo attraverso due ingressi principali, e non è permesso l'accesso agli autoveicoli.
Famosa per la sua via principale, nota come Pusher Street, dove l'hashish veniva venduto da chioschetti permanenti fino al 2004, Christiania ha comunque delle regole che vietano le droghe pesanti. Christiania ha negoziato un accordo con il ministero della difesa danese (che è ancora proprietario del terreno) nel 1995, e i residenti non pagano tasse. Il futuro di Christiania rimane incerto, in quanto le autorità danesi continuano a premere per la sua rimozione.
Gli abitanti contrattaccano con l'umorismo o la perseveranza - ad esempio, quando nel 2002 le autorità chiesero che il commercio di hashish venisse reso meno visibile, le bancarelle vennero coperte con dei teli mimetici. Il 4 gennaio 2004, le bancarelle vennero demolite dagli stessi proprietari (senza per questo cessare il commercio della sostanza, che prosegue su base personale) come un modo per persuadere il governo a permettere che Christiania continui ad esistere
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